Integrazione posturale

Anagrafica

Indirizzo
via c.dossi 13
47924 - rimini (RN)

Contatti

Tel. 0541780565
Fax. 0541780565
Sito web: http://www.integrazioneposturale.org

Attività
L’integrazione posturale :
“una via per ristabilire il flusso energetico della nostra vita”.
L’energia del corpo è nello stesso tempo (e spazio) :
“ciò che siamo e il nostro ambiente circoscritto”,
non c'è separazione tra il nostro essere ambiente interno il nostro essere ambiente esterno (solo distinzione tra strati profondi e strati superficiali, “armatura” e “nucleo”), come il “proprio interno e proprio esterno” non sono separati dall'ambiente fuori di me, (coppia, sociale, ecosistema ), ma in continua e dinamica interazione .
C’è distinzione, non separazione.
Nello stesso tempo per essere ciò che siamo nella condizione di esseri umani ,abbiamo parametri percettivi per interpretare i ruoli individuali e sociali, la consapevolezza (è come un isola dei nostri processi razionali umani ) ci permette di percepirci separati sia da altre parti noi e che dagli altri e dal mondo .
Il corpo attraverso le sue funzioni involontarie è in grado di modificare la capacità percettive di se e del mondo per appagarsi e gioire delle condizioni favorevoli così come per difendersi da condizioni esterne "disumane", lo fa , rifondando le capacità percettive.
Il corpo è in grado di organizzare l’energia e di riorganizzarla modificando la percezione di se e della realtà .
ES. , se percepiamo qualcosa di negativo i nostri "guardiani" negli organi di senso intervengono e se possibile c'è l' allontanamento (attraverso la forza o e l’agilità muscolare ) dalla fonte di pericolo o di disagio , ma se non c'è possibilità di farlo allora c'è un abbassamento della soglia di percezione (ascolto , visione , nutrimento , respiro, movimento ) o una attivazione per lottare se abbiamo al momento abbastanza forza , resistere per impedire il più possibile che la minaccia o il pericolo esterno e la paura che viene suscitata ci danneggi profondamente .
questo capacità (non della nostra parte cosciente ma "vari livelli di autoregolazione” naturali di sopravvivenza) ci danno un potere di limitare i danni e rinforzano e mantengono attive le nostre risorse estreme, che possiamo con il tempo percepire (facendoci il callo ) come normali. Siamo costretti se non cambiano le condizioni di difficoltà a prendere dimestichezza con modalità spinte e naturalmente impariamo a sfruttarle al meglio (facciamo di necessità virtù) .
Facciamo leva e sfruttiamo al massimo,lo stare fuori , le spigolosità, la durezza , o la remissività del nostro corpo mente .
L’aggressività del nostro corpo ci da sicurezza e cerchiamo di mantenerla efficiente , o la gentilezza che ci ha risparmiato guai , viene curata particolarmente e ostentata per ottenere ciò che vogliamo.
Anche le nostre relazioni sessuali posso basarsi su queste propensioni e assomigliare molto agli stereotipi conosciuti .
Macho
Latin lover
Sensualona
Mascolina
Misti

Di fatto ciò diventa anche una forte speculazione energetica anche su se stessi , sugli altri e sull'ambiente , un stress per l’abuso delle attitudini considerate vincenti e una impotenza riguardo l’impossibilità di poter utilizzare , energie di parti di se escluse .
Se ho inibito la mia normale paura, per sentirmi più forte per rivendicare il mio spazio nel gruppo, tutto ciò che ha che fare con la mia paura è considerato perdente .
Questo che sembrerebbe un concetto psicologico è nel concreto corporeo ed energetico .
ES c’è una parte forte e volenterosa del mio corpo e parti molto dolenti che mi tormentano .Conseguentemente mi sento gratificato dai miei atteggiamenti e avere consenso degli altri , mentre contemporaneamente non trovo rimedio per miei dolori articolari.

Essendo un cambiamento di percezione della realtà del corpo (maggiore durezza muscolare o più morbidezza dei tessuti ) la nostra visione di noi stessi e del mondo può tagliare gravemente (nella sua esasperazione ) i ponti con la complessità della realtà e i motori, i trasformatori , i conduttori energetici del corpo, che animano l'esistenza , l'ispirazione e l'azione , non possono più rimandarci le esigenze vere e le vere propensioni, come quelle di tornare da una situazione di pericolo a una normalizzazione (pensiamo che sia la parte volontarie attraverso la volontà cosciente di noi che promuove questo, ma non è proprio cosi) .
L’esterno duro di un tessuto parla all’interno comunicando un pericolo , l’interno riceve i messaggio e non si rilassa .
Pensiamo a una rigidità diffusa e possiamo capire come sia difficile abbandonarci e riposare profondamente .
Se il disagio, lo stress , il trauma ha superato una certa soglia di intensità e di tempo ,il normale equilibrio tra contrazione e decontrazione, subisce uno stop e la contrazione e/o la lassità si cronicizzano .
L’esempio riguarda la muscolatura volontaria , ma anche ogni elemento fisiologico del corpo che basa la sua naturale vitalità nell’alternare espansioni a contrazioni è influenzato .
L’insieme delle contrazioni croniche non rispondono più come vorrebbe il nostro corpo mente, alle nostre esigenze affettive e espressive.
Tutte le nostre parti , volontarie , istintiva, intuitive , perdono efficienza e capacità di interagire per il mutato cambiamento di equilibrio di carica nutriente e scarica delle tossine in tutti i nostri tessuti .
C’è quindi, non una separazione corpo mente ma una impotenza di fondo a caricarsi e scaricarsi , naturalmente , questo comporta un aggiustamento compensato altre parti del corpo lavoreranno di più e a livello conscio si ovvierà con lo sforzo di volontà di mantenere l’efficienza perduta .
Noi percepiremo questo e saremo convinti che il problema è lo scollamento tra corpo e mente , la realtà , quella non percepita è diversa , il contrasto è nel corpo , ciò che si è bloccato è nello stesso tempo un movimento una espressione , e ciò è (strano ma vero) nello stesso tempo blocco di sentimenti e emozioni , la parte cosciente da sola è impotente , anche lei è coinvolta dal contrasto, “vorrei fare ma però …” e cerca soluzioni fuori di se , se l’energia non riprende il flusso naturale , la mente continuerà a creare surrogati contrastanti .
Il contrasto nella parte cosciente è solo il riflesso di contrasti più profondi nel corpo .

Più ci percepiamo parti del nostro corpo separate da altre , più perdiamo il senso del creativo e del solidale e l’empatia diminuisce o diventa sclerotica .
se perdiamo il senso di unità e comunicazioni fra parti di noi stessi (destra sinistra alto basso ,interno esterno , cuore pelvi ecc.) non possiamo averlo facilmente con l’esterno .
Se siamo cosiddette “brave persone” dobbiamo ulteriormente sforzarci per rispondere alla esigenza ideologica o culturale di essere solidali e creativi.
Se “non siamo brave persone” viviamo lo stress nella paura di essere scoperti e ci sentiamo minacciati dal mondo e siamo obbligati a costruire sotterfugi in continuazione.

l’integrazione posturale attraverso il massaggio comunica direttamente con il tessuto connettivale riaprendo connessioni e arricchendo la consapevolezza , nel suo svilupparsi rispettoso e mirato risolleva coperchi che contengono paure anacronistiche, sulle quali però abbiamo eretto atteggiamenti di difesa o di attacco , non basta l’allentamento occorre cominciare a dialogare con la difesa convincerla utilizzando i sensi (attraverso loro si è costruita) la percezione delle sensazioni tattile, il gusto del respiro (o il disgusto) , mostrando con il contatto adeguato dosato e sicuro la possibilità di rilasciare , il dolore e piacere ,l’aggressività e la dolcezza
l’obbiettivo è la possibilità di uscire dalla tremenda necessità di avere perennemente attivata l’attenzione e il controllo e/o permettere a parti più addormentate di risvegliarsi.
mano mano si incontreranno parti di noi che non hanno espresso la loro forza perché impegnate a trattenere espressioni considerate inadatte o pericolose, rinunciando forzatamente ad una espressione piena e al rilassamento .
il benessere che si libera e si integra nella vita quotidiana , deriva naturalmente dal loro riprendere funzionalità integrate ad altre parti.
Un vero e proprio riscatto dal quale ottenere la fiducia e la sicurezza per sperimentare progressivamente liberazioni più profonde .
Nel processo di integrazione posturale la comunicazione verbale sostiene la possibilità che il massaggio ,( la pressione,l’esercizio , il respiro) siano focalizzate sul connettere il corpo alla sensazione , e nel dare il tempo alla muscolatura di sciogliersi insieme alle emozioni eventualmente trattenute , non c’è una interpretazione o un giudizio su ciò che il massaggio e l’interazione muovono , solo un indicare al corpo che ciò che trattiene e ciò che vuole rilasciarsi, sono aspetti della stessa cosa .
Non c’è fretta , c’è tutto il tempo per accettare e soddisfare le ragioni di una e dell’altra parte.
Questa è una parte importante del lavoro, ma con l’integrazione posturale abbiamo ulteriori possibilità , tutta l’energia mobilizzata (che si libera con il massaggio) e che corrisponde alla “spigolosità”, “durezza” (in funzione di antiche difese) ha bisogno di incanalarsi e esplorare nuovi sbocchi , nel lavoro c’è enfasi a questo riguardo, e cerchiamo di dosare e indirizzare la forza in modo da arrivare a sentire il piacere di scarica .
È inevitabile che poi si venga in contatto con un flusso di energia che può andare in senso opposto cioè verso se per viverlo come un piacere di carica .
Cio che muoviamo allentando è forza e dolcezza, che vibrante si muove dall’interno all’esterno e viceversa , in questo modo sentiamo di poterci liberamente aprire al mondo o chiuderci o lottare se ne abbiamo voglia e necessità .
Se desideriamo percepirci più interi non possiamo considerare che tutto ciò sia già come possibilità, solo nel corpo .